Secondo il Social Justice Index l'Italia è al 25° posto tra i 28 Paesi UE per la disuguaglianza nella distribuzione del reddito.
Secondo le stime europee, in Italia 17,5 milioni di persone sono a rischio di povertà, nessun altro paese ne ha così tanti. Per l'Istat un italiano ogni dodici è assolutamente povero, cioè non in grado di vivere una vita umanamente dignitosa. Negli anni della crisi, tale stima è aumentata di due volte e mezzo, mentre il nostro sistema assistenziale è risultato impotente. La consistenza e drammaticità della povertà, soprattutto in una congiuntura elettorale, interpella tutte le forze politiche. Con il reddito di inserimento dell'attuale governo entrano in competizione il reddito di cittadinanza dei Cinque stelle e il reddito di dignità di Berlusconi. Quanto si differenziano queste proposte? Il successo di una o dell'altra comporterà necessariamente distruggere quanto fatto finora? O ci sarà la possibilità di procedere per addizioni piuttosto che per sottrazioni? Al di là delle diverse posizioni partitiche, l'adozione di uno strumento d