Le centinaia di morti e feriti nello Sri Lanka nell'attentato a chiese e
hotel il giorno di Pasqua, per chi è un uomo pensoso, non possono essere
archiviati insieme alle infinite altre stragi.
A noi cristiani d'Occidente il martirio suscita solo ricordi
dei primi secoli, oppure di regimi totalitari del passato prossimo. Qualche
cosa da ricordare, insomma.
Invece
questi nuovi martiri sono di oggi, e molto probabilmente ne avremo anche
domani. Quindi possiamo fare qualche cosa per loro, per evitare che si moltiplichino.
L'aggressività umana, particolarmente di gruppo, è congenita
nella specie, ma sta proprio nella nostra razionalità umana, e nella moralità correlata,
indirizzarla e canalizzarla.
In Europa ci siamo riusciti, grosso modo, dopo la seconda
guerra mondiale, ma solo in casa nostra. Quante armi abbiamo esportato, quanti
investimenti predatori abbiamo fatto a livello globale, quanti rifiuti di ogni
forma di immigrazione non direttamente utile a noi abbiamo sviluppato!
L'antidoto
alla aggressione è la pace, e la pace non la si ottiene se non con la
giustizia.
Fino a che i Paesi del benessere proseguiranno sulla via del
solo proprio benessere, sarà impossibile rendere il mondo più giusto. Ed i
martiri, religiosi o occasionali, continueranno a riempire le cronache.