Sappiamo che il capodanno, come l’ultimo giorno dell’anno, è una data convenzionale.
Per secoli l’anno lo si faceva iniziare in molte città italiane il 25 marzo, Festa dell’Annunziata. I giorni e i mesi sono condizionati da cicli astronomici, come anche il ciclo annuale, ma siamo abituati fin dall’antichità a far terminare e a far iniziare l’anno ad una data convenzionale. Seppur legata ai solstizi, ma soprattutto legata al passare del tempo ed alla nostra crescita o de-crescita fisica, mentale, professionale… Al ciclo complessivo della nostra vita.
Insomma: è tempo di
bilanci ed ancor più di programmi.
E’ come quando narriamo
la storia: è sempre vista in prospettiva del futuro. Evitare gli errori,
prescriversi cambiamenti, sperare nel meglio.