Nel nord del mondo sono finite le vacanze estive:
giovani a scuola e gli altri al lavoro.
Per chi il lavoro ce l’ha, s’intende. E gli anziani ? E gli
ammalati ?
Ma non è tempo di tristezza.
Ci sentiamo tutti pronti per un nuovo ciclo astronomico e di vita.
Le catastrofi degli uragani dei Caraibi sono passate, le
guerre continuano e noi abbiamo abbastanza da fare con noi stessi ed il mondo
che ci circonda da vicino per poter pensare oltre.
Questo vale per molti,
ma tra di noi ci sono anche quelli
che per privilegio materiale o spirituale possono pensare oltre i propri
stretti limiti personali. Sono coloro che appartengono in qualche modo ad una
qualche élite. Intellettuale, politica, artistica, educativa, religiosa,
massmediale. Non sono loro «l’anima del mondo» ma lo indirizzano, magari solo
perché sanno interpretare a tempo le spinte sociali rispettive.
Questi privilegiati sono quelli che sentono responsabilità,
soprattutto
per gli altri e non primariamente per sé stessi. Chi ha questa diposizione d’animo si deve
ritenere fortunato e - se credente – ringraziarne Dio. «Voi siete il sale della terra e la luce del
mondo».