Secondo il sito di Transparency International 6 miliardi di persone
vivono in Paesi con seri problemi di
corruzione. Anche metà dei Paesi G20 (le
economie più grandi) sono in questa categoria.
Come è noto Transparency stila una classifica annuale della corruzione
del settore pubblico, corruzione ‘percepita’ da esperti e attraverso sondaggi
di opinione.
Nel 2015 l’Italia era al 61
posto sui 168 Paesi considerati. In una scala da 0 (molto corrotto) a 100 (molto
pulito) il nostro Paese ha la posizione 44, leggermente migliorata negli ultimi
anni.
Per avere un’immagine più
realistica si tenga presente che la Spagna è al 36 °posto, la Grecia al 58°, la
Francia al 23°. E la Germania al 10°.
Negli ultimi tempi l’opinione
pubblica italiana è particolarmente attenta a questi fenomeni soprattutto per
la continua e spettacolare scoperta di dipendenti pubblici infedeli: dal furto
di alimentari continuato dalle dispense di un grande Ospedale universitario
all’ennesimo scandalo degli appalti sanitari in Lombardia. Si noti che la
Lombardia (10 milioni di abitanti) è la regione trainante dell’economia
italiana.