domenica 20 maggio 2018

La irrilevanza politica dei cattolici italiani




É inutile fare delle elucubrazioni metafisiche. 


La non visibilità cattolica nella politica italiana è il segno della debolezza della Chiesa nella società italiana. I rapporti personali con Dio sono un'altra cosa, ma l'assenza di presa sulla realtà sociale è cosa che si può misurare.  Il fatto che pochissimi politici dicano di essere cattolici/cristiani è un sensore sicuro.


Ne segue che la trasmissione di modelli sociali cristiani è esausta, specialmente per i giovani; 


i movimenti ecclesiali sono ripiegati o verso il loro interno oppure  realizzano il "modello ONLUS": i mas-media  parlano del Papa solo quando fa loro comodo, più o meno come l'interesse per il Royal Wedding inglese. La "scelta religiosa" è diventata "disimpegno programmato". I richiami a comportamenti morali positivi vengono percepiti e catalogati come "integralismi", "ipocrisie", "moralismi"

Possibili azioni positive?
 

Non vergognarsi più di essere cristiani anche nella società ed iniziare la ricostruzione di una rappresentanza politica nelle strutture politiche.

E se si cominciasse con il diffondere il documento vaticano del maggio 2018  sull " Attuale Sistema economico-finanziario" e con la sua applicazione ?